Trasporti


TRASPORTI

Il consumo di energia nel settore dei trasporti è in continuo aumento, così come l’inquinamento atmosferico che ne deriva. Almeno ¼ delle emissioni totali di anidride carbonica (CO2), il 60% degli ossidi di azoto (NOX), il 90% dell’ossido di carbonio (CO) sono imputabili a questa attività. Nel nostro paese i consumi di prodotti petroliferi per i trasporti sono cresciuti, nel periodo che va dal 1990 al 2005, del 28,5%.    (ENEA 2006)
TRASPORTO MERCI
All’interno del mercato nazionale oltre l’80% delle merci viaggia su gomma, inoltre circa il 40% dei viaggi degli autotreni si effettua a vuoto; appena l’8% è la quota trasportata su rotaia, mezzo principale fino alla metà del secolo scorso; meno del 12% viaggia via mare, a dispetto della conformazione peninsulare, stretta, lunga, montuosa e dell’antica tradizione portuale.



     La medesima quantità di energia sposta su:



strada pianeggiante
2 tonnellate
rotaia
10 tonnellate
acqua
80 tonnellate
Consumare preferibilmente prodotti locali riduce all’origine la necessità di trasporto
TRASPORTO PASSEGGERI
Le autovetture coprono circa il 72% del traffico passeggeri, contro il 14% degli autobus, il 13% dei treni, mentre il restante 1% sceglie l’aereo o la nave.
A dispetto degli accordi sottoscritti a Kyoto sulla riduzione delle emissioni di gas serra in questo settore, l’incremento dei consumi mondiali nel settore dei trasporti dal 1990 al 2004 è stato del 37%. Nelle aree metropolitane di Roma, Milano e Napoli il consumo di energia nel settore dei trasporti ha superato la somma dei consumi di tutti gli altri settori.

(ENEA 2006)


CARBURANTI E PROPULSORI
La “benzina verde” risolve il problema del piombo ma introduce quello del benzene e dell’ MTBE (metilterz-butiletere).
Il gas propano liquido (GPL) e il metano riducono le emissioni, ma in quanto risorse scarse e non rinnovabili non garantiscono la sostenibilità del sistema nel medio periodo
I biocombustibili (oli o alcoli vegetali) abbattono l’inquinamento atmosferico ma in parte lo ricollocano nel terreno e nelle acque attraverso i pesticidi usati nella loro produzione. L’esperienza brasiliana con l’etanolo (alcool da canna da zucchero) mostra grossi limiti economici (più del 10% del territorio agricolo e 850.000 addetti).
I veicoli elettrici e ibridi possono rappresentare una soluzione valida per i centri urbani chiusi al traffico, ma ricollocano ancora più emissioni laddove l’energia elettrica si produce.
L’automobile ad idrogeno in virtù delle zero emissioni e dell’abbondanza della materia prima potrebbe risolvere i precedenti problemi, ma non potrà certo garantire in maniera sostenibile la motorizzazione dell’India e della Cina, basti pensare che attualmente l’83% della popolazione mondiale (residente nel terzo mondo) possiede solo il 12% del parco macchine.
LA BICICLETTA
Il rapporto tra il suo peso e quello del passeggero è di 1:3, nell’automobile di 5:1 a pieno carico, fino a  15:1 col solo autista a bordo.
15-20 Km/h di velocità media “porta a porta”, superiore a quella dell’automobile nel traffico di molte grandi città (es. Milano 9,1 km/h Roma 8,5 km/h - Napoli 7,3 km/h).
Basso costo d’acquisto ed energetico nella produzione, zero emissioni anche in termini acustici.
Da tempo è il mezzo di trasporto di gran lunga più usato dagli abitanti del pianeta terra.



In Italia si contano ben 592 auto  circolanti per 1.000 abitanti, numero senza eguali in   Europa .
(Fonte VDA del 2006)