ENERGIE A CONFRONTO Il nostro paese non dispone di grandi giacimenti di combustibili fossili, che per formarsi hanno necessitato di tempi lunghissimi. Per questo motivo dipendiamo dalle importazioni Attualmente importiamo: 82% del carbone; 93% del petrolio; 86% del gas naturale; 16% dell’energia elettrica erogata Dati ENEA—2005 Fabbisogno energetico italiano: 8,6% carbone; 36,0% gas naturale; 43,0%petrolio; 6,8% 5,6% Import energia elettrica Idroelettrico Geotermico Solare Eolico Incerenitori { FONTI ENERGETICHE ESAURIBILI FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI Geotermica: Energia termica pulita, emette solo vapore acqueo, proveniente direttamente dagli strati sottostanti la crosta terrestre. Purtroppo disponibile soltanto in determinati luoghi (zone vulcaniche). Idroelettrica: In passato una delle fonti principali del nostro paese. L’enorme impatto ambientale e sociale dei mega—impianti incrina irrimediabilmente la presunta ecologicità di questa tecnologia, completamente sostenibile soltanto nelle installazioni su piccola scala (vedi “ENERGIA DALL’ACQUA”). Solare (termico, fotovoltaico e passivo): Tecnologie ormai mature per un uso generalizzato a basso impatto. La materia prima (il sole) è disponibile praticamente ovunque. Lo sviluppo di una cultura sobria nei consumi, che permetta l’utilizzo decentrato di questa risorsa, è l’unico ostacolo ancora da superare per l’affermazione anche tecnologica di un sistema energetico sostenibile. Eolica: Laddove c’è abbondanza di vento(dorsale appenninica, coste, off-shore) questa risorsa può essere utilizzata adeguatamente. Sono ormai fugati i dubbi sul possibile inquinamento acustico(inesistente) e visivo(concreto solo nei casi di campi eolici ad altissima densità). Idrogeno: Si tratta di un vettore energetico producibile attraverso l’impiego di altre fonti energetiche. Si può impiegare nelle celle a combustibile oppure come sostituto degli idrocarburi in motori tradizionali. COMBUSTIBILI FOSSILI Carbone: Il più inquinante, 330 g di anidride carbonica(C02) emessi per kWh prodotto. Recentemente con l’introduzione di strumenti legislativi in materia fiscale (carbon tax) si cerca di scoraggiarne l’uso residuo. Il suo uso su larga scala permise la nascita della società industriale. Petrolio e derivati: Inquinante, 290 g di CO2 per kWh prodotto. Proviene soprattutto dal medio oriente. Nella seconda metà del ‘900 il suo utilizzo generalizzato ha innescato l’attuale modello di sviluppo. Sarà fondamentale per la salvaguardia dell’atmosfera (vedi “EFFETTO SERRA”) ridurne progressivamente il consumo negli anni a venire. Gas Naturale: Il meno inquinante tra i combustibili fossili, 190 g di CO2 emessa per kWh prodotto. Il recente aumento del contributo di gas metano nel mix energetico nazionale è da considerare, nel breve periodo, positivo. Va comunque considerato che se i consumi crescono, nel giro di pochi decenni, i giacimenti conosciuti potrebbero esaurirsi. ENERGIA NUCLEARE: L’enormità dei problemi che comporta, dalla pericolosità intrinseca all’inefficienza, dalla massiccia produzione di scorie radioattive perenni alla mancanza di redditività (vedi “ENERGIA NUCLEARE”), ne stanno decretando in molti paesi l’inappellabile fallimento. Centrale solare termoelettrica a concentrazione |