COME SI FA IL “COMPOST” È un peccato gettare nei cassonetti delle immondizie i rifiuti organici della cucina e dell'orto-giardino. Si tratta di materiale prezioso che invece di gravare inutilmente sul trasporto delle immondizie e sulle discariche, dove diviene estremamente inquinante, può essere vantaggiosamente trasformato in humus e restituito al terreno. Circa un terzo dall'immondizia prodotta da una persona è composta da rifiuti organici, che possono quindi essere reintrodotti nei cicli della natura. Il compostaggio dei rifiuti organici della cucina e dell'orto è la soluzione più naturale per smaltire questi rifiuti e produrre al tempo stesso dell'ottimo humus da restituire alla terra. Il composto è infatti il più antico e naturale concime ed ammendante del terreno che si conosca. Mantiene fertile e sano il terreno e nutre le piante. Con la raccolta differenziata dei rifiuti organici e il loro compostaggio non produciamo solo un ottimo concime per le nostre piante ma abbiamo la possibilità di dare un contributo attivo alla salvaguardia dell'ambiente producendo meno rifiuti. Aiutare i microrganismi La decomposizione dei materiali organici è un processo vivente al quale prende parte un numero inimmaginabile di organismi (batteri, funghi, lombrichi, insetti, ecc.) i quali possono operare solo se posti nelle condizioni adatte. Affinché questi preziosi organismi possano svolgere il loro compito dobbiamo garantire loro: Aria (ossigeno) Acqua Una nutrizione equlibrata (composizione del materiale) Sufficiente sviluppo di calore È necessario che nel composto non venga a mancare l'ossigeno perché in tal caso la sostanza organica invece di trasformarsi in buon humus, marcisce. Onde evitare ristagni, cumulo e cassone devono poggiare direttamente sul terreno, mai su un fondo impermeabile come cemento o asfalto. Il materiale non deve essere troppo compresso e se molto sminuzzato è bene aggiungere qualche pezzo grossolano che favorisca l'aerazione, soprattutto sul fondo del cassone o del cumulo(ramaglia, torsoli di cavolo, ecc.). È essenziale che il materiale da compostare mantenga un'umidità equilibrata. Il materiale non deve mai seccarsi. Per accelerarne la maturazione occorre rimescolare il composto ogni 6-12 settimane. È questo il momento migliore per aggiungere eventualmente calcare, terra dell'orto e bentonite. Quanto più vario e meglio miscelato è il materiale da compostare, tanto più equilibrata sarà la sua composizione e più facile il compostaggio. Al fine di equilibrare il rapporto carbonio/azoto è importante miscelare materiali con caratteristiche diverse. Sostanze ricche di carboidrati: fogliame, paglia, residui di potature, carta. Sostanze ricche di proteine: rifiuti della cucina, erba verde, letame. Dove fare il composto Per il composto è bene scegliere un luogo parzialmente ombreggiato, ma esposto a sud, possibilmente lontano dai confini con altri giardini. Nei cumuli e cassoni aperti, il composto deve sempre essere coperto con uno strato di materiale permeabile come paglia vecchie stuoie o sacchi di juta. Questo al fine d'impedire l'eccesso di calore nelle giornate di sole e che il cumulo si inzuppi troppo d'acqua nelle giornate piovose. Cosa si può compostare ? Resti di frutta e ortaggi Resti di cibi (al centro del composto) Fiori secchi Filtri di tè e caffè Gusci d'uova triturati Resti di lana, penne, capelli Erbacce* (anche secche) Fogliame Materiali legnosi sminuzzati (In piccole quantità) Cenere di legna Carta non stampata e cartone * Le erbacce, come la gramigna, che si propagano attraverso le radici non vanno messe nel composto. |